Chirurgia orale

La chirurgia orale racchiude in sé una serie di terapie mirate all’estrazione di elementi dentari decidui e permanenti gravemente compromessi o malposizionati, alla rimozione o alla biopsia di neoformazioni del cavo orale, alla risoluzione di patologie dei tessuti ossei e gengivali (rimozione di cisti, apicectomie, frenulectomie) o alla modifica di tali tessuti in previsione di una riabilitazione protesica (chirurgia preprotesica) o implantare (rialzo del seno mascellare, rigenerazione ossea verticale ed orizzontale).

DIAGNOSI

Questi interventi possono risultare molto complessi; la fase di diagnostica e l’analisi anatomica deve essere accurata ed eseguita con l’ausilio delle nuove tecnologie radiologiche 3D e software dedicati.

TRATTAMENTO

La pianificazione dell’intervento, permette di attuare una chirurgia minimamente invasiva che si traduce in maggior sicurezza e comfort postoperatorio per il paziente. Ogni trattamento chirurgico viene eseguito garantendo l’assenza completa di dolore. Per pazienti particolarmente ansiosi, ove ritenuto necessario dal medico odontoiatra, forniamo il servizio di sedazione cosciente che permette di vivere l’esperienza della chirurgia senza alcuno stress.

Un trattamento chirurgico di eccellenza richiede il massimo controllo dell’igiene ambientale. Nella Clinica è presente una sala dedicata esclusivamente alla chirurgia orale avanzata e all’implantologia gestita con il massimo rigore per il controllo delle infezioni. Il  personale adibito alla sala chirurgica oltre ad un percorso di studio mirato (corso ASO) svolge un training costante dei sanitari responsabili per aggiornare i protocolli operativi.

FOLLOW-UP

A conclusione del trattamento al paziente vengono fornite in modo dettagliato tutte le indicazioni da seguire per ottimizzare il periodo di guarigione sia per quanto riguarda la terapia farmacologica che i comportamenti più opportuni da adottare.

FAQ

Quando è indicata lestrazione del dente del giudizio (terzo molare)?

L’estrazione del terzo molare si rende necessaria nella maggioranza dei casi per l’impossibilità di un corretto mantenimento igienico che porta a carie dell’elemento stesso e/o a processi infettivi e infiammatori (pericoronarite) ricorrenti che possono coinvolgere anche i denti vicini. Le indicazioni all’avulsione del terzo molare sono molte, ma non sempre è necessario; in casi in cui tali elementi siano correttamente posizionati in arcata e igienicamente mantenibili è bene conservarli.

A che età è meglio sottoporsi allestrazione del dente del giudizio?

È consigliabile intervenire tra i 17 e 20 anni, per un probabile miglior decorso operatorio e post-operatorio. Ma le indicazioni all’estrazione sono ben definite e  vanno valutate di caso in caso.

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