Odontoiatria restaurativa

La terapia restaurativa (o conservativa) si occupa della prevenzione e della terapia delle lesioni dentali sia congenite (elementi conoidi, discromie) sia acquisite (patologia cariosa, abrasioni, traumi). Il ripristino morfologico e funzionale del dente avviene con tecniche adesive e materiali resinosi (resine composite) completamente atossici (biocompatibili) ed estetici.

DIAGNOSI

La patologia cariosa molto spesso non da alcun sintomo. La sintomatologia compare solo in una fase avanzata di malattia. Una diagnosi precoce permette di intervenire in modo mirato e con la minima invasività di trattamento. È importante ispezionare attentamente tutte le superfici dentarie mediante ingrandimenti ottici, esami radiografici mirati e transilluminazione del dente. L’atto medico deve inoltre individuare le cause che hanno innescato il problema per evitare che questo si ripresenti: verranno individuate e modificate scorrette metodiche di igiene domiciliare e abitudini di vita non idonee al mantenimento della salute orale.

TRATTAMENTO

In base all’entità della perdita di tessuto dentario possono essere utilizzate tecniche ricostruttive dirette, eseguita dal clinico direttamente alla poltrona o, in caso di maggior compromissione, indirette, con la realizzazione odontotecnica di intarsi e overlay, manufatti che riproducono l’intera porzione dentaria andata perduta che verranno successivamente cementati adesivamente sull’elemento dentario. Queste procedure vengono effettuate con l’utilizzo della diga di gomma, un foglio in lattice che protegge e isola il dente, con notevoli vantaggi sia per il paziente (maggior comfort e sicurezza) che per l’operatore (miglior controllo e precisione delle procedure ricostruttive). 

FOLLOW-UP

Oggigiorno possiamo garantire i nostri restauri per un lungo periodo: un restauro eseguito correttamente e deterso correttamente dal paziente può durare facilmente 20 anni nella bocca di un paziente. L’Odontoiatria restaurativa deve essere accompagnata da misure di profilassi personalizzate ad ogni paziente al fine di impedire le recidive delle lesioni cariose. La vera arma vincente nel controllo della patologia cariosa si basa su misure di controllo dei fattori di rischio (alimentazione, igiene orale domiciliare, stili di vita) per ridurre il rischio di insorgenza di carie e minimizzare la possibilità di cure in futuro.

FAQ

Cos’è la carie?

La carie è una malattia dei tessuti duri dei denti causata dai batteri che trasformano i componenti di cibo prima in zuccheri e poi in acidi dando inizio, nel tempo, ad una corrosione dello smalto dentario. La sintomatologia è assente fino a quando la carie non arriva alla dentina, momento in cui il dente comincia ad essere sensibile agli stimoli caldi e freddi. Se la carie non viene trattata si approfondisce alla polpa del dente, fino a determinare la necrosi della polpa stessa. L’alimentazione corretta, l’igiene orale e controlli periodici professionali prevengono l’insorgenza di carie.

Cosa viene utilizzato come materiale da ricostruzione dei denti?

Oggigiorno in Odontoiatria Conservativa vengono impiegate le resine composite materiali biocompatibili che godono di buone proprietà chimiche, meccaniche ed estetiche; sono costituite da una matrice di resina sintetica contenente particelle inorganiche prepolimerizzate.

Le otturazioni in amalgama sono tossiche?

L’amalgama è un materiale da restauro oramai in disuso che nasce dalla combinazione di mercurio ed altri elementi, prevalentemente metalli (rame, stagno, argento, platino, ecc). Il mercurio è  considerato tossico in natura ma perde la sua pericolosità quando reagisce con sostanze metalliche, formando una lega. Si consiglia la loro rimozione quando non sigillano più e sono usurate, per motivi estetici e quando la rimozione è consigliata per eseguire cure mediche alternative o complementari.

La terapia restaurativa è un trattamento doloroso?

Un trattamento di eccellenza si caratterizza anche per l’assenza di dolore nella totalità dei casi. Alcuni restauri possono essere eseguiti senza ricorrere all’anestesia. Nella maggior parte dei casi la terapia viene eseguita previa anestesia locale che segue una procedura di pre anestesia per evitare qualunque disagio per il paziente.

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