Traumi dentali

I traumi dento facciali rappresentano un’eventualità che può capitare a chiunque inaspettatamente, anche se i bambini sono più a rischio. Basti pensare che circa un terzo della popolazione ha subito un trauma dentale durante attività sportive o ludiche.

Un corretto approccio ed intervento da parte dei soccorritori e dello specialista sono cruciali per prevenire eventi negativi che talora si protraggono per tutta la vita. E’ fondamentale far visitare il piccolo paziente prima possibile da un odontoiatra pediatrico indipendentemente dalla gravità dell’incidente. Si potrà così decidere la terapia migliore per minimizzare i danni futuri al dente interessato, seguendo i protocolli dettati dalle società scientifiche e dalle Linee Guida Ministeriali

Consigli:

  • gli incidenti stradali sono una delle maggiori cause di perdita dei denti: allacciare sempre le cinture di sicurezza ai vostri bambini con mentre si viaggia;
  • attenzione alle cadute accidentali (ad esempio spinte tra bambini, pavimento bagnato);
  • forse non tutti sanno che insegnare ai bambini a tenere pulito il naso e le labbra chiuse sono un ottimo sistema per diminuire i traumi dentali, in quanto i denti sporgenti hanno un rischio elevato di subire un trauma accidentale;
  • casco con mentoniera e/o paradenti per i bimbi coi denti sporgenti che praticano sport a rischio: pattinaggio, skateboard, equitazione…

L’odontoiatra può dare molti suggerimenti su come prevenire i traumi!

COME PREVENIRE I TRAUMI DENTALI?

Esistono piccoli accorgimenti che ci permettono di diminuire il rischio che i bambini vadano incontro ad eventi traumatici gravi.

I bimbi che tengono le labbra aperte e non respirano con il naso hanno spesso i denti sporgenti e corrono un rischio maggiore di subire lesioni traumatiche. Insegniamo loro a cadere nel modo giusto, mettendo le mani avanti (cosa che fanno istintivamente i bambini che da piccoli hanno gattonato) e girando di lato testa e spalle.

Nel caso in cui facciano attività sportiva particolarmente a rischio, un paradenti adeguato aiuterà sicuramente.

Chi subisce un trauma è statisticamente più a rischio di subirne ancora; soprattutto se hanno subito e/o subiscono spesso traumi non esitate a riferirlo all’odontoiatra curante che studierà la strategia migliore per ridurre questo rischio.

TRAUMI DENTALI: COSA FARE?

Nel caso di lesioni traumatiche del bambino, l’adulto che si trova con lui, ha il compito di assisterlo e rassicurarlo. La dimensione psicologica è importante nella gestione del trauma e, per quanto l’adulto sia a sua volta spaventato o preoccupato, è fondamentale che accolga il bambino e lo rassicuri per quanto possibile. Le parole rassicuranti e consolatorie con cui l’adulto commenterà il trauma aiutano la ripresa del bambino.

Telefonare immediatamente allo Specialista in Traumatologia ed Odontoiatria Pediatrica, al Dentista di fiducia o Servizio Ospedaliero per spiegare l’accaduto e richiedere le prime istruzioni operative.

Fotografare con uno smartphone il trauma dentale, gengivale e facciale. Controllate che i denti siano integri e, se ne manca un pezzo (frattura della corona), cercate eventuali frammenti che potranno essere riattaccati o denti avulsi sul terreno circostante al luogo del trauma e conservarli in ambiente umido: soluzione fisiologica, acqua, anche saliva o latte.

Controllare anche se sia presente sanguinamento o spostamento del dente dalla sua sede. Se il dente ha subito una lussazione (spostamento dalla sua sede o fuoriuscita parziale) non estrarre il dente; anzi si può provare immediatamente dopo il trauma a spingerlo con decisione e delicatamente nella sua sede originaria.

Nel caso di avulsione dentaria (il dente è “uscito dall’osso e dalla gengiva” integro, come fosse stato estratto) è fondamentale recuperare il dente, non toccare la radice e raggiungere il dentista nel minor tempo possibile. Potete conservare il dente in un ambiente umido (latte, saliva o soluzione fisiologica) o, meglio ancora, reinserirlo lentamente e subito nella sua sede, anche parzialmente, prima che il sangue si coaguli. Questo per quanto riguarda i traumi degli elementi permanenti; diverso sarà il comportamento da adottare in caso di traumi agli elementi decidui.

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