I Bifosfonati in ambito odontoiatrico

Prima di iniziare una terapia farmacologica con Bifosfonati è indicata una visita specialistica odontoiatrica.

I Bifosfonati sono farmaci somministrabili per via orale o endovenosa capaci di legarsi fortemente con il Calcio (Ca2+) presente nelle ossa e nel sangue.

Sono impiegati prevalentemente nel trattamento dell’Osteoporosi, il Morbo di Paget, il Mieloma Multiplo, l’Ipercalcemia e nei casi di metastasi ossee tumorali.

I principali Bifosfonati presenti sul mercato sono:

  • Aredia (Pamindronato)
  • Fosamax (Alendronato)
  • Actonel (Risendronato)
  • Zometa (Acido Zolendrico)
  • Reclast (Acido Zolendrico)
  • Boniva (Ibandronato)

Alle buone potenzialità terapeutiche del farmaco si associa un effetto avverso denominato Osteonecrosi dei mascellari documentato per la prima volta nel 2003. Da allora sempre più numerose sono state le segnalazioni di episodi osteonecrotici riconducibili all’utilizzo del farmaco.

Il quadro clinico può rimanere subdolo per mesi manifestando solo un alterato aspetto della mucosa orale per poi mutare e portare a dolore, edema, sanguinamento, parestesie e infezioni a carico dei tessuti molli. Radiograficamente non si evidenziano alterazioni di sorta sino agli stadi più avanzati.

Percentualmente la mandibola è maggiormente colpita (70% dei casi) rispetto alla mascella (30% dei casi).

I fattori di rischio sistemici sono legati alla potenza del farmaco impiegato, alla durata della terapia e all’assunzione o meno di un’associazione di questi farmaci (rischio 10 volte maggiore).
I fattori di rischio locali sono legati a manovre chirurgiche orali (estrazioni dentarie, apicectomie, implantologia, chirurgia parodontale, ecc).

È altamente consigliabile recarsi dal proprio dentista per un accurato controllo della salute orale prima di intraprendere una terapia con Bifosfonati così da rendere minime le possibilità di intervento odontoiatrico in corso di cura.
Qualora si renda strettamente necessario programmare un intervento chirurgico orale, si dovrà procedere ad una modifica della posologia di assunzione del farmaco o ad una sua sospensione.

È quindi di fondamentale importanza l’approccio multidisciplinare tra Oncologo, Ortopedico, Medico Generico e Odontoiatra per una valida prevenzione e cura di questa patologia.

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