L’igiene orale è il primo strumento di prevenzione delle patologie del cavo orale e, a livello professionale, comprende tutte quella manovre atte a rimuovere la placca e il tartaro sopra e sottogengivale, le quali costituiscono la principale causa di infiammazione gengivale che può progredire verso i tessuti di sostegno del dente, provocando problemi di recessione gengivale, mobilità e perdita degli elementi dentari nel tempo.
DIAGNOSI
L’Igienista dentale (operatore Laureato in Igiene Dentale) assieme al medico Odontoiatra prevengono, diagnosticano e trattano le patologie gengivali dalla gengivite alla malattia parodontale (o “Piorrea”; approfondisci qui). L’ispezione di tutte le superfici dentarie permette inoltre di rilevare processi cariosi in stadio iniziale con conseguente trattamento mininvasivo.
TRATTAMENTO
La seduta di Igiene Orale professionale gode oggi dell’introduzione di nuove tecnologie di trattamento, come il dispositivo di flusso d’aria (Air-Flow) un presidio che mediante un getto d’acqua tiepida ad alta pressione unito all’azione meccanica di microparticelle di Eritritolo permette la disgregazione della placca batterica in tempi brevi con maggiore comfort per il paziente.
Particolare attenzione viene data alla profilassi e alla prevenzione delle patologie orali, mediante la fluoroprofilassi e l’applicazione di attenti protocolli aventi l’obiettivo di informare, motivare ed istruire il paziente riguardo ad una corretta igiene orale domiciliare, indispensabile per il mantenimento di uno stato di salute nel tempo.
L’igiene orale professionale gestisce nel contempo anche l’aspetto estetico, rimuovendo le pigmentazioni esogene (da fumo, caffè, the…), riportando i denti al loro bianco naturale.
FOLLOW-UP
Raggiunto lo stato di salute, ad ogni paziente viene fornito un programma individuale di richiamo periodico con ricorrenza variabile dai 3, 4, 6 o 12 mesi a seconda del caso clinico, del mantenimento igienico domiciliare e dello stile di vita del paziente.
FAQ
Ogni quanto tempo è opportuno eseguire l’Igiene orale professionale?
Ogni quanto tempo è opportuno eseguire l’Igiene orale professionale?
La frequenza delle sedute è in stretta correlazione a caratteristiche specifiche del singolo paziente, all’efficacia delle manovre di igiene orale domiciliare e alla presenza di riabilitazioni parodontali, protesiche o implantari. Nella maggioranza dei casi il sistema di richiami ha cadenza trimestrale o semestrale.
Come posso capire se ho la malattia parodontale?
Come posso capire se ho la malattia parodontale?
La malattia parodontale è nella quasi totalità dei casi silente e asintomatica per il paziente e la sua diagnosi può essere effettuata solo da un professionista; tuttavia il paziente può accorgersi dell’insorgenza di una problematica di origine gengivale (ne sono colpiti il 60% degli italiani) semplicemente prestando attenzione ad alcuni segni clinici: l’infiammazione gengivale, il sanguinamento durante lo spazzolamento, il ritiro delle gengive, l’alitosi, l’ipersensibilità dentale e la mobilità dentale rappresentano dei campanelli di allarme che devono indurre il paziente a rivolgersi al proprio Odontoiatra per una consulenza.
A cosa è dovuta l’ipersensibilità dentale?
A cosa è dovuta l’ipersensibilità dentale?
L’entità dell’ipersensibilità dentale, per lo più a stimoli termici, è soggettiva ed è comunemente causata da recessioni gengivali e perdita di tessuto dentario a livello cervicale. Il problema può essere controllato con l’utilizzo di dentifrici o colluttori specifici in associazione all’impiego di sostanze desensibilizzanti da applicare in studio. In casi avanzati si può ricorrere a terapie più complesse come l’odontoiatria conservativa e l’endodonzia.
Come di tratta l’alitosi?
Come di tratta l’alitosi?
L’alitosi è una condizione molto frequente, circa il 50% della popolazione mondiale ne è affetta.
Nella maggioranza dei casi è provocata da condizioni del cavo orale quali carente igiene orale, gengiviti e parodontiti, carie dentaria, protesi e ricostruzioni dentali mal eseguite o fratturate. Altre cause da non sottovalutare sono problemi gastrointestinali, respiratori o dovuti a malattie sistemiche e all’assunzione di farmaci (es: antidepressivi) che provocano secchezza delle mucose orali. La terapia dell’alitosi consiste in prima istanza nella correzione delle manovre di igiene orale domiciliare in associazione all’igiene professionale eseguita dall’igienista; se ciò non fosse sufficiente alla soluzione del problema si provvederà ad individuare e intervenire sugli altri cofattori sulla base di rilievi anamnestici e clinici.